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Diamo Voce alla pulizia negli ambienti pubblici

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29

dicembre
2016

Gli ambienti pubblici necessitano di continua pulizia, contro la diffusione di batteri causata dalla maleducazione delle persone che circolano frequenti senza curarsi del pericolo che incombe.
Come risolvere il problema? La pulizia degli ambienti pubblici deve coinvolgere anche i cittadini, perché agisce sulla qualità della loro vita, sul benessere e sulla salute collettiva di un’intera città.

La Polizia Urbana con la sua attività di pulizia dei locali e dei mezzi pubblici non basta! Servono vere e proprie campagne di sensibilizzazione alla pulizia che rendono i cittadini responsabili di tutela e qualità degli ambienti in cui vivono, partendo dalle situazioni più critiche: ospedali, scuole e servizi pubblici.  

Igiene e pulizia negli ospedali

In ambito ospedaliero, l’igiene è un obbligo previsto dalla legge (Decreto legislativo n.299). Gli ospedali, così come le scuole, sono luoghi dove si possono diffondere con facilità virus e batteri: ecco perché è necessario adottare misure igieniche e prevenire le infezioni. Nei casi più gravi la mancanza di igiene nelle strutture ospedaliere può provocare infezioni nosocomiali (infezioni correlate all’assistenza sanitaria insorte durante il ricovero o dopo le dimissioni del paziente, non manifeste al suo ingresso in ospedale), da prevenire sanificando l’ambiente ospedaliero.

All’espressione pulizia è spesso associato il termine qualità. Un ambiente pulito offre un servizio migliore: un ospedale pulito è perciò un luogo che offre assistenza e cure di alto livello per i suoi pazienti.
Per combattere la scarsa pulizia che si riscontra nei siti ospedalieri è doveroso sollecitare i cittadini a denunciare la mancanza di igiene e responsabilizzarli al rispetto delle norme civili e di ordine pubblico.

La pulizia si studia anche a scuola

Se negli ospedali si riscontrano problemi in pulizia, le scuole seguono a ruota!
Negli ultimi anni gli istituti scolastici hanno subito enormi tagli finanziari, che hanno influenzato non solo la qualità dell’offerta didattica, ma anche la manutenzione degli edifici. Per prevenire la diffusione di virus e batteri patogeni e conseguenti epidemie, è necessario intervenire con maggiore frequenza.

Come negli ospedali, anche a scuola si coinvolgono gli studenti in programmi educativi e formativi dedicati  alla necessità di vivere in un ambiente pulito. Bastano piccoli gesti quotidiani: l’obbligo motivato alla differenziazione dei rifiuti, utile per l’attuazione di pratiche di riciclo eco sostenibili.

Città e comuni per una vita pulita

La lotta allo sporcizia e al rifiuto coinvolge direttamente i cittadini, i comuni e le città. L’obiettivo è quello di partecipare attivamente al progetto di pulizia dei locali pubblici, al rispetto delle regole di buona educazione e delle norme civili, alla pulizia delle strade e dei mezzi di trasporto, alla raccolta dei rifiuti, con concreti benefici per l’ambiente e la vita quotidiana.

Nel nostro territorio diverse sono le iniziative tese a sensibilizzare i cittadini alla pulizia e alla tutela degli ambienti collettivi: un esempio è la campagna lanciata nel 2006 del Ministero della Salute italiano “Cure pulite sono cure più sicure”, consigliava di seguire le linee guida proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria.


Altra iniziativa legata alla pulizia è la campagna nontiscordardimé-operazione scuole pulite, promossa da Legambiente, che da 18 anni promuove ogni anno una serie di attività mirate a migliorare la qualità degli edifici scolastici. Nel 2013 con il tema Puliamo il mondo ha coinvolto 300 mila studenti di tutta Italia, scesi in strada per promuovere la corretta gestione dei rifiuti, a tutela del territorio italiano. Quest’anno con il tema Scuole a basse emissioni ha consigliato ai cittadini stili di vita e mobilità più sostenibili; ha visto la partecipazione di 489 scuole sul nostro territorio nazionale.

Queste iniziative hanno avuto seguito nazionale grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e degli enti pubblici che hanno sostenuto questa battaglia contro la diffusione della sporcizia e all’insegna del rispetto dell’ambiente e dell’intera comunità.

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