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Pulizia, igiene e qualità della vita: esiste un forte legame tra questi valori? Alessandro Amadori, professionista del settore cleaning e protagonista dell’evento Pulire 2015, è tornato a parlare di igiene e sanificazione dedicate a luoghi industriali e pubblici.
Professionista del cleaning e in pulizia industriale
Alessandro Amadori è una voce molto autorevole in tema di sondaggi e ricerche di mercato: socio fondatore e amministratore delegato di Coesis Research (Istituto di Sondaggi Demoscopici e Ricerche di Mercato di Milano), questa volta si è preso a cuore il tema della pulizia e delle imprese operanti nel settore del cleaning, svolgendo un’indagine molto interessante.
Amadori ha voluto curare una ricerca sulla percezione della pulizia e il suo rapporto con la legalità e la qualità della vita in luoghi pubblici. Non solo innovazione quindi, ma un tema di grande importanza che pone al centro del dibattito l’igiene e il ruolo delle imprese specializzate in pulizia. In un’intervista rilasciata al mensile Pulizia Industriale e Sanificazione (ottobre 2015), Amadori ha spiegato i risultati della propria indagine, parlando di pulizia in un modo nuovo.
1 - Pulizia per una vita migliore
La pulizia è una condizione strategica per promuovere e incentivare la migliore qualità della vita, nelle nostre città, come in spazi pubblici e privati di paesi e comuni anche minori. Secondo Amadori gli italiani non ne hanno ancora una chiara percezione. L’importanza di questo settore è nota, solo e non del tutto, agli addetti ai lavori.
Il livello di innovazione e tecnologia raggiunto dalle imprese occupate in pulizia e sanificazione industriale non è ancora percepibile dalle persone. Secondo Amadori è necessaria più informazione: in pochi ancora sanno che per igienizzare al meglio una sala d’attesa, una scuola o un ristorante, sono necessari strumenti, tecnologie all’avanguardia e soprattutto consapevolezza di limiti e punti forza aziendali.
2 - Pulizia e pubblica amministrazione
Per quanto riguarda il rapporto fra pulizia e pubblica amministrazione al centro dell’indagine c’è la gestione degli appalti pubblici alle imprese di pulizia: pare infatti che la situazione in Italia sia ancora piuttosto critica.
L’assegnazione degli appalti non si basa su un’attenta valutazione del rapporto qualità/prezzo del servizio di pulizia offerto, ma cede troppo spesso al ribasso, con scarsi risultati. La situazione rischia di penalizzare sia le aziende che i cittadini. Giocare al ribasso nel settore della sanificazione porta a pochi risultati: servizio scadente, insoddisfazione, scarsa qualità degli ambienti e poca igiene. Tutto ciò porta alla deriva la fiducia del cliente.
3 – Innovazione, tecnologia e formazione
A proposito di innovazione si può parlarne rivolgendo la nostra attenzione a macchinari per la pulizia industriale, prodotti per la detersione e materiali speciali. Tecnologia e informazione, preparazione professionale e strumenti moderni sono in continuo sviluppo quando si parla del settore pulizia.
Buona cosa sarebbe riuscire a rivalutare gli addetti ai lavori che, dedicando tempo ed esperienza alla propria professionalità nel settore, svolgono un’attività fondamentale che ha come obiettivo anche la qualità della vita.
Comunicare la pulizia
Durante il suo intervento al Forum Pulire Amadori ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo che la comunicazione gioca anche per il settore pulizie. È necessario parlare di pulizia, raccontare le difficoltà e gli sviluppi di questo settore legato a diverse tipologie di realtà aziendali.
Amadori conclude dicendo che è necessario comunicare la pulizia esteriore e la pulizia interiore: due facce della stessa medaglia.
È così che la pulizia si colloca al centro della nostra esistenza, sia come individui che nella società.